SCA-TEST: diagnosi prenatale
Che cos’è lo SCA-TEST? Cosa può calcolare e analizzare lo SCA-TEST? E’ un esame invasivo o no?
Sino ad oggi i test non invasivi predittivi della salute del nascituro non erano mai stati molto precisi, offrendo solo stime più o meno approssimative di avere un bambino con anomalie cromosomiche.
E’ arrivato, finalmente, un nuovo strumento di diagnosi precoce che sembra avere potenzialità molto maggiori.
Non sostituisce, purtroppo, l’amniocentesi o la villocentesi ma promette di diventare un affidabile consigliere di mamma e papà sulla eventuale effettiva necessità di sottoporre il bambino a tali esami invasivi.
E’ lo SCA-TEST cioè Screening Ecografico e/o Biochimico Multiplo e Computerizzato per il Calcolo del Rischio Effettivo di Aneuploidia Fetale nel Primo e nel Secondo Trimestre di Gravidanza.
Cosa analizza lo SCA-TEST
- permette lo screening morfobiometrico del primo trimestre di gravidanza
- permette il calcolo del rischio nel primo trimestre limitatamente ai parametri biochimici di free beta-hCG e PAPP-A (BI-TEST) misurati con metodiche ed analiti diversificati
- effettua il calcolo COMBINATO biochimico/ biofisico del primo trimestre di gravidanza
- offre l’opportunità lo screening morfobiometrico del secondo trimestre di gravidanza (sonogramma genetico).
- calcolare il rischio nel 2° trimestre limitatamente ai parametri biochimici AFP, μE3, hCG, (TRI-TEST)
- calcolare in modo COMBINATO biochimico/ biofisico del secondo trimestre di gravidanza (aggiungendo al tri-test il valore dello screening ecografico del secondo trimestre)
Lo SCA-TEST è un esame invasivo?
E’ un esame non invasivo pubblicato sulle Linee Guida Nazionali del Programma Nazionale Linee Guida (PNLG), al quale si possono sottoporre tutte le donne in gravidanza nel primo e nel secondo trimestre di gravidanza e che consente di stimare in modo preciso il rischio reale di avere un bambino con anomalie cromosomiche come la Sindrome di Down.